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Roma sulle Orme del Xviii Secolo Viaggiatore

Gennaio 31, 2022Articles Standard

– Palermo – Cattedrale
(a sinistra) Tempio di Ercole a Agrigento; (a destra) dettaglio dell’abside della Cattedrale di Palermo

Si potrebbe desiderare di vedere una pagina introduttiva di questa sezione o a Palermo prima.

Veduta d’insieme da sud

L’altra estremità del Cassaro si unisce ad una grande piazza antistante la cattedrale, edificio gotico, costruito nel 1185 dall’arcivescovo Walter, che ora minaccia la rovina; la sua architettura non è il più piacevole di quello stile, per al momento della costruzione di questa chiesa non aveva raggiunto l’elegante leggerezza e delicatezza di ornamento, che subito dopo si distingue, e ha prodotto una notevole bellezza, nonostante una deviazione totale da tutte le proporzioni caste dell’arte greca. L’intera pila è in una condizione vacillante, e richiede assistenza rapida; un piano è stato disegnato per la ricostruzione gran parte di esso dall’architetto del re, che propone di sollevare una cupola, e refit interamente nel gusto moderno.
Henry Swinburne-Viaggia nelle Due Sicilie. 1777-1780
Il progetto di rifacimento della Cattedrale fu redatto nel 1767 da Ferdinando Fuga, architetto fiorentino che lavorò a Roma per i Papi Clemente XII (Palazzo della Consulta) e Benedetto XIV (loggia di S. Maria Maggiore). Nel 1751 si trasferì a Napoli dove nel 1762 fu nominato Architetto della Casa Reale.

Loggia dell’Incoronazione

La Cattedrale fu costruita sul sito di una precedente moschea. Inizialmente i re normanni costruirono una piccola cappella dove furono incoronati i primi tre. La cappella aveva una loggia da cui fecero la loro prima apparizione pubblica. Quando la Cattedrale fu completata, la cappella continuò ad essere utilizzata per la cerimonia di incoronazione. Il nuovo re apparve sulla loggia e poi raggiunse la Cattedrale attraverso un passaggio coperto per assistere a una messa solenne.

(a sinistra) Cattedrale: lato posteriore/orientale (nel 2000 sono state trovate testimonianze di un’antica casa romana nei pressi dell’abside centrale); (a destra) particolare di uno dei campanili

La cattedrale fu costruita nel 1185 da un arcivescovo inglese di Palermo, Gualterio Offamilio, Walter del Mulino, che era stato tutore di Guglielmo II durante la reggenza di sua madre. Non molto, tranne l’east end rimane della chiesa del prelato inglese, che è stato più volte alterato. (..) L’estremità orientale, invece, conserva le absidi, intarsiate con archi policromi intrecciati, come Monreale, e fiancheggiate da due torri.
Sir Thomas Graham Jackson – Architettura gotica in Francia, Inghilterra e Italia-1915. L’autore (1835-1924) di questo saggio fu uno dei principali architetti del suo tempo. Scrisse molto sull’architettura bizantina, romanica e gotica.

Dettagli lato est

Arcata intrecciata in muratura policroma di pietra bianca intrecciata e basalto è molto caratteristica dell’architettura siciliana, soprattutto negli edifici successivi. Gli archi intrecciati sono una caratteristica comune negli edifici normanni di Francia e Inghilterra: ne abbiamo molti a Canterbury, a Christchurch, a Castle Rising e Castle Acre, e altrove. Ma a Nord gli archi sono tondi: qui in Sicilia sono sempre appuntiti, e anche la miscela di colori è diversa dall’opera del nord. Questi archi intersecanti non si verificano nei primi edifici, a La Martorana, S. Cataldo, o gli Eremiti. A Cefalù li troviamo, ma non sono particolarmente colorati. A Monreale e al Duomo di Palermo abbiamo arcate policrome intrecciate in pieno vigore. T. G. Jackson
Altre belle arcate policrome intrecciate sono visibili a S. Spirito nei dintorni di Palermo.

(a sinistra) Ingresso occidentale; (a destra) finestra sul lato occidentale

Il fronte occidentale è principalmente un’opera del XIV secolo, ma è preceduto da un recinto con statue dei primi anni del XVIII secolo. Il design del portale e delle finestre è caratterizzato dall’uso di colonne molto sottili, una caratteristica che testimonia l’influenza catalana (vedi un dettaglio della Porta di Sant’Yves nella Cattedrale di Barcellona – si apre in un’altra finestra). Nel 1282, dopo i Vespri siciliani, i ribelli offrirono la corona di Sicilia a Pietro III, re d’Aragona e conte di Barcellona. L’uso di modanature a zig-zag o chevron è, invece, tipico dell’architettura normanna.

Il fronte occidentale (..) ha separato da una strada quello che sembra il vero west end, una strana pila di torrette e pinnacoli che sormontano una struttura precedente, e uniti all’edificio principale da due archi sottili dall’altra parte della strada. (..) L’Arcivescovado, di fronte all’estremità ovest del Duomo, presenta un interessante portale risalente alla metà del xv secolo, ma circondato da pergamene di carattere quasi romanico. T. G. Jackson

(a sinistra) Ingresso sud; (a destra) colonna con iscrizione in arabo

Il portico sud, risalente al xv secolo, ha una colonna inscritta con testi del Corano. Sotto questo portico è l’ingresso principale alla chiesa, con pergamena negli stipiti e arco di carattere romanico. T. G. Jackson
L’ingresso occidentale era il principale dal punto di vista architettonico, ma non aveva molto spazio davanti ad esso. Ciò ha portato all’apertura di un altro ingresso sul lato meridionale che è stato separato dal Cassaro da una grande piazza. Ciò fu fatto nel 1426 in occasione dell’incoronazione del re Alfonso V d’Aragona. Divenne re di Sicilia nel 1416, ma visitò e risiedette sull’isola durante il 1420 quando la utilizzò come base militare per la conquista di Napoli e dell’Italia meridionale. Dopo una lunghissima guerra in cui furono coinvolti molti stati italiani, Alfonso fu riconosciuto re di Napoli nel 1443.

Particolare del portale meridionale

Il portale e i suoi rilievi sono opera dello scultore locale Antonino Gambara. Il rilievo centrale mostra l’Annunciazione; Maria è ritratta mentre legge un libro, l’iconografia che ha prevalso in Italia. Un precedente mosaico a La Martorana la mostrava mentre filava un filo rosso, in linea con la tradizione bizantina. La scena è guardata da Dio Padre la cui corona è molto simile a quella di un Papa. Il rilievo è racchiuso in un’elaborata serie di pergamene in stile gotico fiammeggiante piuttosto inusuale in Italia per quel periodo.

Altri particolari del portale meridionale

A differenza delle Cattedrali di Monreale e Cefalù quella di Palermo non era decorata con molti mosaici. Sappiamo che uno di essi fu rimosso dall’abside principale nel 1510. Le opinioni sulle ragioni di questo diverso approccio variano e non sono del tutto soddisfacenti. L’unico mosaico rimasto è nel portale meridionale ed è datato XIII secolo.
Il portale ospita due rilievi che sono riportati nella pagina introduttiva e raffigurano le cerimonie di incoronazione del re Vittorio Amedeo di Savoia nel 1713 e del re Carlo di Borbone nel 1735.

(sopra) Lato sud tra il transetto e l’abside; (sotto) dettaglio dalla decorazione della Grande Moschea di Cordoba

Una sezione del lato meridionale conserva la sua decorazione originale che, pur essendo basata principalmente su elementi architettonici gotici, ha dettagli, come l’uso di colonne molto piccole, che richiamano alla mente motivi moreschi. È probabile che architetti arabi siano stati coinvolti nella progettazione della Cattedrale, simile a quanto accaduto in altri edifici della Palermo normanna.

Interno

Molte delle chiese qui sono estremamente ricche e magnifiche. La cattedrale o come la chiamano Madre Chiesa è un edificio gotico molto venerato e di grandi dimensioni; è sorretto all’interno da ottanta colonne di granito orientale e diviso in un gran numero di cappelle alcune delle quali estremamente ricche.
Patrick Brydone-Un tour attraverso la Sicilia e Malta nel 1770.
Brydone visitò la Cattedrale prima che il suo interno fosse ridisegnato. Sir Richard Colt Hoare la visitò nel 1790 quando furono apportate modifiche e scrisse:
L’antica cattedrale presenta un ricco esterno di architettura normanna; ma “fronti nulla fides” (Juvenal – Satires) (non si può fare affidamento sull’apparenza); per l’interno presenta un cattivo esemplare del gusto siciliano. La sua condizione rovinosa causò una trasformazione così svantaggiosa. Originariamente l’interno corrispondeva con l’esterno, era ornato da numerose colonne in granito e marmo, e quattro tombe in porfido di re normanni. Allo stato attuale è incompiuto; le colonne, tombe, & c. tutti rimangono, ma alterato in un modo, che non lascia traccia dello stile primitivo.
Sir Richard Colt Hoare – Un tour classico attraverso l’Italia e la Sicilia-pubblicato nel 1819.
L’interno è stato recentemente riparato ed è abbastanza moderno e diverso dall’esterno essendo nello stile dell’architettura greca. È centoventi iarde di lunghezza dall’entrata grande alla parete dietro l’altare che è un’opera magnifica in marmo e vicino è un tabernacolo interamente di lapislazzuli e di esecuzione squisita ornata con precisione (..). Ma la grande bellezza di questa chiesa consiste nelle sue cento colonne doriche di granito grigio poste su ogni lato e negli archi di sostegno.
Sir George Cockburn-Un viaggio a Cadice e Gibilterra: il Mediterraneo fino alla Sicilia e Malta nel 1810/11.

Altare di Antonello Gagini: (sopra) Dormizione di Maria; (sotto) un certo numero di santi

Antonello Gagini, che è considerato come il miglior scultore siciliano rinascimentale è stato commissionato un complesso tabernacolo con tre strati di nicchie che ospitano statue. Lavorò dal 1509 al 1536 quando morì. Il tabernacolo fu completato nel 1574 dai suoi tre figli. Fu smantellato nel 1797; alcune delle sue statue sono andate perdute, mentre altre sono state trasferite separatamente in altre parti dell’edificio. Il rilievo della Dormizione di Maria è coerente con la raffigurazione bizantina dell’evento, non con quella prevalente in altre parti d’Italia nel XVI secolo che si chiama Assunzione di Maria. La Cattedrale era dedicata a Santa Vergine Maria Assunta.

Antonello Gagini era figlio di Domenico, scultore nato nel 1420 a Bissone, oggi in Svizzera, ma all’epoca possedimento del Ducato di Milano. Dopo aver lavorato a Firenze, Genova e Napoli si trasferì a Palermo nel 1463 e vi visse fino alla morte nel 1492. Il suo fonte battesimale mostra che aveva molta familiarità con i dipinti e le sculture del Rinascimento italiano. Bissone fu anche la città natale di Francesco Borromini, uno dei principali architetti della Roma del XVII secolo.

Tombe di Re Ruggero II (a sinistra) e di Costanza d’Altavilla (a destra), moglie dell’Imperatore tedesco Henri VI e madre di Federico II, la cui tomba si può vedere nella pagina introduttiva

I monumenti del loro re Normanni, molti dei quali sono sepolti qui, sono i migliori in porfido; alcuni di loro vicino al centinaio di sette anni e ancora di molto tollerabile di lavorazione. Brydone
La navata orientale contiene diverse tombe di sovrani; quattro sono di porfido sotto pensiline degli stessi bei materiali, sorrette da colonne che sembrano appartenere a nessun ordine di architettura noto. Swinburne
L’interesse principale dell’interno è incentrato sui monumenti dell’imperatore Enrico VI, di sua moglie Costanza e, soprattutto, di quello del loro figlio Federico II. Questi monumenti, tuttavia, sono stati rimossi dai loro luoghi originali. T. G. Jackson
Potresti voler vedere antichi sarcofagi di porfido a Roma e a Costantinopoli.

Reliquiario di S. Rosalia

Santa Rosolia, patrona di Palermo, è qui più venerata di tutte le persone della Trinità e che è ancora molto più della stessa Vergine Maria. Le reliquie del santo sono conservate in una grande scatola di argento curiosamente lavorato e arricchito con pietre preziose. Compiono molti miracoli. Brydone.
La Cappella di Santa Rosalia è impreziosita da un Altare in Argento Massiccio; e contiene le Reliquie della Principessa, conservate in un Sarcofago d’Argento, riferito al peso di 1298 libbre siciliane.
Mariana Starke-Viaggi in Europa ad uso di viaggiatori nel Continente e allo stesso modo nell’isola di Sicilia – Edizione 1838 – basata su un viaggio in Sicilia effettuato nel 1834.
Il culto di Santa Rosalia è piuttosto recente. Era una giovane donna alla corte normanna quando ha scelto di lasciare la sua casa e vivere come un eremita. Trascorse i suoi ultimi anni in una grotta sul Monte Pellegrino dove morì nel 1170. Era considerata una donna santa solo a Palermo e non ci sono documenti di chiese a lei dedicate nei secoli successivi. Nel 1625 il suo corpo integro fu ritrovato proprio nel momento in cui una grave pestilenza stava per finire e il fatto fu visto come prova di un miracolo da parte sua (un evento simile avvenne nel 1600 a Roma con il corpo di Santa Cecilia). Nel 1630 papa Urbano VIII inserì Santa Rosalia nell’elenco ufficiale dei santi e divenne patrona di Palermo. Una seconda dedica a lei fu aggiunta alla Cattedrale. La Festa di Santa Rosalia si celebra a luglio.

Cappella delle Sante Reliquie (questa cappella fu ridisegnata nel XX secolo)

Né rose (martiri) né gigli (vergini) mancano tra i fiori (santi) della Chiesa di Palermo. Questa frase (tratta da un testo attribuito a San Cipriano di Cartagine) nella Cappella delle Sante Reliquie ha lo scopo di evidenziare il gran numero di reliquie che vi sono ospitate.
Sull’altro lato sopra l’altare è una cassa di ferro che racchiude le ossa di Santa Rosolia, un braccio di Giovanni Battista e l’osso della mascella di San Pietro, tutti che molti a Palermo credono pienamente. Cockburn

(a sinistra) Porta della Sacrestia di Domenico Gagini; (a destra) Madonna della Scala di Antonello Gagini

Le tre generazioni di scultori gagini hanno lasciato un segno nell’arte siciliana. Le loro opere si trovano in molte chiese importanti della Sicilia (ad esempio nella Cattedrale di Messina) e un gran numero di statue in luoghi minori, in particolare quelle raffiguranti una Madonna, sono etichettate come scuola del Gagini (ad esempio ad Erice e ad Agrigento). Potete visitare altre opere di Antonello Gagini presso la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis.

(a sinistra) Tesoro nell’ex Sacrestia; (a destra) portale di una ex navata laterale

La Sacrestia è molto ricca di vesti, abiti, diamanti, piatti e ornamenti. Cockburn
La Cattedrale ospita un vero e proprio piccolo museo con molti reperti interessanti, tra cui una corona rinvenuta nel sarcofago di Costanza d’Aragona, prima moglie dell’imperatore Federico II.
Nella Sacrestia o, come viene talvolta chiamata, l’Ante-Sacrestia, si trova una porta appuntita di 3 ordini, poggiante su alberi contorti con capitelli foliati. Questo è uno dei pezzi più ricchi di architettura a punta della cattedrale, ed è l’unico residuo di questo stile all’interno.
Un manuale per i viaggiatori in Sicilia-Murray 1864

Cripta

Una scalinata conduce dal coro alla Cripta, che non si trova immediatamente sotto il coro, come al solito, ma alla E. di esso. Questa volta sotterranea è talvolta chiamata “Le Catacombe”, ma è più generalmente conosciuta come”Tutti i Santi”. È diviso in 2 navate, da basse colonne massicce di granito e marmo, con capitelli di carattere molto semplice che sostengono volte a punta. (..) La cripta è ora un mausoleo episcopale, in quanto contiene i resti di non meno di 24 arcivescovi di Palermo, racchiusi in sarcofagi di varia antichità che sono disposti sotto gli archi e all’interno delle absidi; e nella luce fioca che lotta attraverso strette aperture nelle volte assumono un aspetto solenne, misterioso. Manuale di Murray del 1864

Nell’abside centrale si erge un grande monumento contenente le ceneri dell’arcivescovo Giovanni Paternò, morto nel 1511, e che si adagia in effigie sul coperchio, con le mani incrociate sul suo crozier sul petto. La sua testa è straordinariamente fine e fedele alla natura, il drappeggio è ben organizzato ed eseguito, e c’è un grande riposo in tutta la figura. (..) Nella I abside è un sarcofago di carattere incongruo, originariamente romano, (..) e coperto da un coperchio con la figura di un guerriero in armatura completa del periodo rinascimentale. 1864 Murray Handbook
L’immagine di sfondo di questa pagina si basa su un motivo decorativo sul lato meridionale della Cattedrale.

Altre pagine del Palermo:
– Cancelli e Città Layout
– Arabo-Normanna Monumenti
– Martorana e la Cappella Palatina,
– Palazzi Medievali
– Chiese dei Principali Ordini Religiosi
– Altre Chiese
– Oratori
– i Palazzi delle Famiglie Nobili
– Edifici Pubblici e Fontane
Musei
Piano di questa sezione:
Pagina introduttiva
Agrigento-I Templi Principali
Agrigento-Altri Monumenti
Akrai
Bagheria
Catania-Monumenti Antichi
Catania – Intorno a Piazza del Duomo
Catania – Via dei Crociferi
Catania – S. Niccolò l’Arena
Cefalù
Erice
Lipari
Messina
Milazzo
Monreale
Noto
Palazzolo Acreide
Piazza Armerina e Castelvetrano
Ragusa
Reggio Calabria – Museo Archeologico
Segesta
Selinunte – L’Acropoli
Selinunte – La Collina Orientale
Solunto
Siracusa – Principale Area Archeologica
Siracusa – Altri Siti Archeologici
Siracusa – Il Castello Eurialo
Siracusa – Antica Ortigia
Siracusa – Monumenti Medievali
Siracusa – Monumenti del Rinascimento
Siracusa – Barocco e Monumenti Moderni
Taormina – Monumenti Antichi
Taormina-Monumenti Medievali
Tindari
Villa del Casale

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